
«Primo Fausto Coppi, in attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo»
Così Nicolò Carosio celebrò, la vittoria in solitaria di Coppi alla Milano-Sanremo del 1946, vinta con 14 minuti di distacco sul secondo. Questo è solo uno degli esempi in cui Fausto Coppi si è dimostrato un campione, anzi Campionissimo, lungo la sua grande carriera.
Per celebrare le compagne delle sue vittorie (le biciclette), ritorna un libro edito da Ediciclo, scritto da Paolo Amadori e Paolo Tullini, dal titolo: Le bici di Coppi.

Il libro prende vita dal ritrovamento dei registri di produzione del Reparto Corse Bianchi, appartenuti a Pinella De Grandi, mitico meccanico del Campionissimo. I preziosi documenti hanno infatti permesso di confermare o smentire il grande lavoro di ricerca dei due autori appassionati coppiani.
Al centro della monografia, il particolare rapporto di Coppi con le sue biciclette e la meticolosa ricerca delle perfezione nella geometria dei telai e nella messa in sella. Questione di millimetri.

Dopo l’uscita della prima edizione nel 2013, gli autori hanno proseguito nella ricerca di altre possibili biciclette del Campionissimo, arrivando alla scoperta di due esemplari di notevole interesse inclusi nella nuova edizione del 2016.
Una Bianchi da pista “quattro assi”, che va ad aggiungersi a quella già descritta nella prima edizione e una “Coppi – Fiorelli” costruita nel 1959 da Faliero Masi.
Questa potrebbe essere l’ultima bici usata da Fausto Coppi il 4 novembre nel Trofeo Baracchi corso in coppia con Luison Bobet.

Questo testo aggiunge alla storia il suo particolare rapporto con la bicicletta, denso di reperti documentali, aneddotti e fotografie. Un oggetto imperdibile per tutti glia appassionati di Coppi e dell’età d’oro del ciclismo.
Il libro è ancora disponibile in qualche copia presso il nostro store.