Nella produzione di biciclette da corsa c’è stata un’innovazione che non ha goduto di operazioni di marketing spregiudicate o testimonials d’eccezione secondo le tendenze del momento. Ciononostante questa rivoluzione si chiama Countervail® e Bianchi si è dimostrata l’unica azienda produttrice che ha avuto “l’occhio lungo” di accaparrarsi questo brevetto per molti anni ancora. Il Countervail® Vibration Cancelling Composite Technology non è altro che un materiale composito viscoelastico brevettato e sviluppato dall’americana Materials Sciences Corporation e collaudato da NASA in condizioni estreme nell’ambito di operazioni aerospaziali.
Le proprietà di questo materiale sono uniche, neanche lontanamente paragonabili agli altri materiali utilizzati nella produzione di biciclette. Il Countervail® ha una struttura base simile al pre-preg utilizzato fino ad oggi nel mondo bici, ma con un orientamento specifico delle fibre di carbonio ed una resina dalla composizione brevettata, che permettono (in utilizzo congiunto) la dispersione dei moti ad alta frequenza (dai 30Hz in su) che si propagano normalmente all’interno delle strutture in movimento dinamico.
Il risultato è un effetto smorzante (80% superiore rispetto ad un telaio senza CV) molto forte pur mantenendo una resistenza strutturale pari ad un pre-preg con fibre ad alto modulo, con un fattore di smorzamento pari a 5 o 6 (in relazione alla scelta del posizionamento e della quantità di CV presente nel telaio) rispetto alla stessa struttura priva di CV e di pari peso (ovviamente tutti i confronti devono essere fatti a pari peso in quanto il peso di un telaio influisce molto sui moti vibrazionali trasmessi al corridore).
In pratica, il sistema integrato Bianchi Countervail® ha l’effetto smorzante di una gomma, che annulla immediatamente le vibrazioni provenienti dal fondo stradale, ed al tempo stesso incrementa la rigidità del telaio. Un esempio pratico può essere visto nel video qui sotto, che dimostra la differenza sulla vibrazione tra un telaio tradizionale e uno CV.
Fantastico, no? Certo che si, ma praticamente funziona? L’unico vero modo è la prova pratica.
Pochi giorni fa infatti abbiamo avuto il privilegio e il piacere di essere ospitati da Bianchi per poter testare le bici CV e in special modo l’ultima nata nella scuderia celeste: la Oltre XR4. Questo gioiello di innovazione tecnologica sembra apparentemente una bici solo aerodinamica, ma dopo il test su strada si scopre un telaio in carbonio estremamente versatile e pieno di piacevoli sorprese.
La nuova Bianchi Oltre XR4 è nata si per ottenere il massimo in velocità, ma ciò che emerge è anche la rigidità che permette un controllo della bici mai visto sui fondi sconnessi, grazie dell’utilizzo del Countervail® inserito nell’intera trama del tessuto di carbonio di telaio e forcella.
Il Countervail® si sente eccome, è un vero passo in avanti nella ricerca scientifica sui materiali, e applicato alla bici riduce realmente le turbolenze del telaio e garantisce una spinta propulsiva notevole.
Bianchi ha provato con dei test che il guadagno è di 20watt a 50 km/h rispetto alla Oltre XR2. Quindi minore dispendio energetico e maggiore controllo della bici. La bici risponde ottimamente anche in salita lasciandoci stupefatti con la sensazione di non aver mai guidato un mezzo del genere.
L’altra bici che abbiamo provato è la Specialissima, anch’essa sita al top di gamma della casa di Treviglio. Un telaio superleggero ma al tempo stesso rigido, una bici pronta e reattiva che non ha alcun rivale in salita ma soprattutto in discesa, dove si ha un controllo del mezzo stupefacente.

Provare questi mezzi ci ha lasciato un po di amaro in bocca solo per il fatto di non aver potuto portarli a casa, ma ci ha confortato perchè ha dimostrato quanto Bianchi stia dando all’evoluzione della bici da corsa ( e alla Mtb, dove il Countervail® viene applicato).